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Il Rating Reputazionale è uno strumento rivoluzionario. Fino ad ora non esisteva un luogo - fisico o sul web - dove poter trovare tutte le informazioni DOCUMENTATE riguardanti tutti gli aspetti della vita di una persona o di un’organizzazione - ovvero la loro reputazione a 360 gradi.
Non capita tutti i giorni l’opportunità di approcciare una nuova professione, battere sul tempo tutti i concorrenti e iniziare per primi a muoversi - da subito - in un nuovo mercato, potenzialmente enorme e destinato a una rapida espansione. Il bacino di utenti che per motivi di lavoro, professionali o personali ha la necessità di ottenere il rating reputazionale è già adesso nell’ordine delle migliaia, ma per la velocità con cui stanno progredendo le adesioni, possiamo verosimilmente affermare che quello attuale è un numero destinato a crescere in modo esponenziale.
Per dare un’idea concreta delle dimensioni del business, nella sola Calabria, dove è già operativo il progetto Italia VIRTUTE, sono attive ben 110 mila imprese. E ogni singola realtà imprenditoriale, da quelle a dimensione familiare fino a quelle di grandi dimensioni, sarà pronta a breve per richiedere il rating reputazionale. Lo stesso varrà per gli Enti, i professionisti e via di seguito, dai piccoli artigiani fino alle colf e ai badanti.
La portata di una simile rivoluzione, perché di questo si tratta, vale la pena di essere analizzata con la dovuta attenzione. Perché spesso i cambiamenti epocali, la Storia ce lo insegna, passano davanti ai nostri occhi mentre siamo occupati a fare altro. E le opportunità, come certi treni nella vita, vanno prese al volo. Scopri sul sito Crop News chi ha già scelto la legalità conveniente!
L’effettiva esigenza di uno strumento come il Rating Reputazionale è stata sottolineata anche da PWC, come evidenziato nel Business Plan Review del 2015:
Il Rating Reputazionale ha caratteristiche che lo rendono estremamente appetibile per le imprese, le associazioni e la pubblica amministrazione. La parola d’ordine è abbattimento dei costi della compliance. Imprese ed enti possono richiedere il Rating Reputazionale ai propri e futuri dipendenti, soci, manager, fornitori e clienti per qualificarli e adempiere a tutte le misure di compliance.
Non c’è nessun costo per l’azienda che adotta il Rating Reputazionale anche come strumento di potenziamento del MOGC ai sensi del D. Lgs. 231/2001, ovvero rendendolo obbligatorio per tutte le controparti.
In più, il Rating Reputazionale trasforma la compliance da centro di costo a centro di ricavi: richiedere alle proprie controparti il Rating Reputazionale permette all'azienda o all'ente di avere un tracking code e di ricevere quota parte (8%) di tutti i ricavi provenienti dai servizi richiesti da fornitori, soci, dipendenti, ecc. È quindi il fatto stesso di utilizzare il Rating che genera ricavi!Molti settori della Pubblica Amministrazione sono sempre più interessati all’adozione del Rating Reputazionale su larga scala e alcuni si sono già messi in moto fattivamente (ANBSC, Immobiliare Strasburgo, Roma Metropolitane, Porto di San Foca, Porto di Leuca, Regione Calabria, ATAC, ecc).
ANBSC ha pubblicato il bando per l’assegnazione di immobili confiscati attribuendo fino a 5 punti per chi sia dotato di un rating reputazionale.
Un altro esempio? Il 09/01/2020 numerose sigle sindacali hanno sottoscritto un contratto nazionale che regolamenta i rapporti relativi alle funzioni di assistenza, di ausilio familiare e i contratti alla pari, prevedendo l’adozione del Rating Reputazionale come strumento idoneo a determinare benefici economici – esemplificati simbolicamente – che potranno essere incrementati liberamente dalle Parti.I RAM e i RATER hanno a disposizione uno strumento particolare introdotto da Crop News, una novità di grande rilevanza che può essere utile ad abbattere in modo significativo i casi di inadempimento contrattuale. Grazie a delle clausole specifiche - studiate ad hoc per ogni settore - il livello di trasparenza nei rapporti tra le parti sale in misura importante, determinando una sicura deflazione del contenzioso. Ecco come.
Chi è interessato dunque ad entrare a far parte della community reputazionale di CROP NEWS? Potenzialmente proprio tutti, sia individui che imprese o enti. Perché?
In primo luogo perché, come sappiamo, la reputazione è il bene più prezioso che abbiamo e tutti siamo interessati a tutelarla da menzogne e falsità, e a renderla veritiera e affidabile. Così come tutti vorremmo poter trovare certezze e non solo semplici opinioni quando cerchiamo informazioni su un interlocutore che non conosciamo.
Non si tratta solo di sicurezza nelle transazioni commerciali, non si tratta solo di comprare e vendere, ma più in generale di rapportarsi col prossimo in maniera sicura e corretta.
Sei una donna tra i 19 e i 50 anni?
C’è sempre un prima e un dopo nella vita, ma la grande notizia te la diamo qui e ora: le 224 ore decisive per arrivare al tuo domani le offriamo noi, attraverso Il progetto ODG selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa Sociale. Avrai una formazione online totalmente gratuita, per imparare un lavoro appena nato ma già destinato a un grande futuro. In più, ti daremo un tablet e uno smartphone per studiare e lavorare anche da casa. Ma la cosa davvero fondamentale è che diventerai una professionista della vera reputazione.
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In quale quadro giuridico di riferimento si trovano ad operare i RAM e i RATER? Un sistema come Crop News, che ha al suo centro l’adozione del rating reputazionale su vasta scala e che introduce modalità inedite e oggettive per la misurazione di onestà, abilità, competenze e meriti, sia per le persone fisiche che per quelle giuridiche, non poteva ovviamente non essere legato a riferimenti giurisdizionali e legislativi ben precisi.